SMILING MONSTERS

 
The Monster of the Wardrobe

Il Mostro del Guardaroba

Il Mostro del Guardaroba vive negli armadi, ma solo in quelli che contengono abiti e accessori. Non lo troverete all’interno di scarpiere, credenze, armadi a muro o ripostigli, peraltro già abbondantemente colonizzati da altri mostri. Adora le pelliccie di visone siberiano selvaggio ma solo se le indossa il legittimo proprietario vivo e vegeto (è molto attento alla salvaguardia dell'ambiente). Essendo parente alla lontana di Eta Beta, in passato si nutriva di palline di naftalina quindi era innocuo per gli umani. A meno che ovviamente qualcuno non cercasse di prendere dal ripiano in alto la sua sciarpa di seta preferita. Questo era considerato un affronto, e la comprensibile reazione del mostro era di ruggire così forte da provocare all’impudente sottrattore di sciarpe la perdita dell’udito o un infarto (o entrambi), ma tutto finiva lì perché il mostro non aveva fame. Purtroppo i tempi cambiano, al giorno d'oggi solo le nonnine usano ancora la naftalina mentre tutte le persone sotto gli 80 anni le hanno sostituite con sacchetti profumati, palline di cedro e altre diavolerie moderne costringendo il Mostro dell'armadio, poverino, a integrare la sua dieta con gli umani. Comunque non vi preoccupate, non vi divorerà. Si limiterà ad inghiottirvi in un solo boccone, non sia mai che il vostro sangue possa macchiare irrimediabilmente la sua collezione di pochette ricamate (che orrore!).
Se aprendo l'anta del vostro armadio vi trovate di fronte a questo fashion mostro, per evitare di essere ingoiati dovete affrettarvi a proporgli di uscire a fare shopping, promettendogli di portarlo nei negozi più in della vostra città e di comprargli quello che più gli piace. Sappiate che adora i capi Dior vintage haute couture, quindi prima di uscire parlate con il vostro commercialista e/o il direttore della vostra banca, cercando di ottenere un mutuo a tasso agevolato per acquirenti minacciati da mostri.
Forse farvi divorare è più conveniente.

Estratto dalle note per un saggio sulla mostrologia. Gli errori grammaticali sono dovuti all'improvvisa e misteriosa scomparsa dell'Autore.

 

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