Il Mostro Sotto al Tavolo
È un mostro molto carino ma estremamente difficile da scorgere perché è timido.
Ha scelto il suo habitat nei tempi passati, quando andavano di moda le tovaglie lunghe e lui si poteva nascondere con facilità. Adesso che le tovaglie fino al pavimento le usa solo la regina Elisabetta le cose sono diventate più difficili per il mostro, ma fortunatamente lui è un tipetto ingegnoso e non si fa certo scoraggiare da questioni tessili. Infatti essendo morbidoso può cambiare la forma del proprio corpo e riesce a nascondersi perfettamente dietro a qualsiasi gamba di tavolo, da quelle arzigogolate e barocche fino a quelle più minimal e sottili.
La sua ostinazione a restare sotto i tavoli non risiede solo nella timidezza, ma risponde a una ragione ben più pratica: il mostro adora il dolci e non ha nessuna intenzione di trovarsi al di fuori dal raggio di azione nel quale si svolge la sua attività preferita, cioè mangiare torte, biscotti e bignè.
Questo mostro buongustaio e pacioccone non è pericoloso, a meno che non lo facciate arrabbiare. Questo può accadere in due modi. Il primo è comprare un tavolo con le gambe di vetro; il mostro si sentirà a disagio perché non si può nascondere, diventerà nervoso e scuoterà il tavolo mentre siete in casa soli e vi state bevendo una camomilla dopo aver visto un film del terrore, cercando di convincervi che i fantasmi NON esistono. Naturalmente prima di fare ciò il mostro, essendo molto bene educato, avrà chiesto il permesso al vostro fantasma domestico, il quale ha sempre il diritto di prelazione su scuotimenti di tavoli, cigolii notturni e sbattimenti di porte.
Il secondo modo per farlo arrabbiare è mettervi a dieta, cominciando a nutrirvi solo di broccoli sconditi e alghe crude. Se non avete la fortuna di avere almeno un familiare che non si sogna minimamente di bandire le brioches alla crema, provvedendo così nutrimento e conforto al mostro, questi diventerà non solo nervoso ma anche famelico.
A causa della sua timidezza non può certo uscire e andare in pasticceria, per cui sarà solo colpa vostra se il mostro divorerà quello che gli capita a tiro sotto al tavolo ovvero le vostre gambe (ma solo dal ginocchio in giù, non gli piacciono le rotule). Se poi non credete che una creatura così carina possa trasformarsi in un azzannapolpacci, chiedete a Long John Silver cosa gli è successo quando ha deciso di darsi al macrobiotico.
Estratto dalle note per un saggio sulla mostrologia. Gli errori grammaticali sono dovuti all'improvvisa e misteriosa scomparsa dell'Autore.
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