Titolo: Ascent
Anno: 2003
Materiali: video
Ascent è la registrazione di un percorso in assenza di una premessa che ne giustifichi la necessità di realizzazione.
È un video che può essere utilizzato per favorire la comunicazione introspettiva. Una chiave di accesso per stimolare la riflessione sui legami che intercorrono tra spiritualità interiore e condizione oggettiva esterna.
Dalla capacità di realizzare una forma di comunicazione interna dipende la crescita totale dell'essere, organica e spirituale, e conseguentemente la sua qualità interattiva sociale.
Il video è la descrizione di una ascesa senza porsi la domanda perché. Un ripercorrere in divenire la realtà dell'oggi, senza sfuggire gli aspetti interiori mai risolti che caratterizzano e accompagnano da sempre il desiderio evolutivo nell'uomo.
La lettura è nel segno sensibile del disagio. Un susseguirsi di immagini senza riferimenti, se non nella frammentaria percezione di parole, assimilabili come valore acquisito nella loro totalità percettiva. Il malessere generazionale espresso nel graffito è accentuato dal senso di instabilità della ripresa, dalla impossibilità di focalizzare il particolare, dal ritmo ondulatorio dell'incedere frammentato da pause orizzontali, così brevi da non permettere alla retina di ristabilire un equilibrio ricettivo, dalla ripetizione ossessiva (loop) della proiezione continua. A questo senso di malessere fisico, vissuto come specchio del quotidiano, si contrappone e convive in tolleranza disarmonica il suono della natura, mentre la progressiva salita porta a una sempre più predominante esistenza tecnologica.
Il raggiungimento dell'ultimo gradino è la nostra presenza storica non risolta di assimilare l’oltre. |