ARCHITETTURE
la vacuità indugia sugli edifici
estasi dell’impercettibile
devianze nell’assoluto equilibrio circolare
In questo caso le “architetture mentali
", evidenziate con l’utilizzo di interventi digitali, sostengono
e amplificano la qualità strutturale e concettuale dell'immagine
fotografica presentata.
L'elaborazione digitale degli edifici è una palese provocazione,
il gioco pretesto di una condizione non applicabile alla realtà del
quotidiano, ma utile e idonea quale valorizzazione estetica della realtà
fotografica.
L’ architettura mentale si sovrappone come valore aggiunto all'immagine
di funzionalità evocata e espressa dalle strutture fotografate; una
architettura fine a se stessa, che utilizzando immagini fortemente rappresentative
sia delle esigenze primarie che della operatività dell'uomo, si propone
con un progetto di astrazione estetica inserito nelle stesse immagini architettoniche,
come ulteriore possibilità di riflessione. Ponti e impalcature costruiti
per stimolare una ricerca mentale, che dalla funzionalità dell'utile
ci conducono, utilizzando strumenti e schemi propri della progettualità,
lungo un percorso che ha come conseguenza la verifica della nostra condizione
con quella componente immanente-trascendente che permea l'esistenza e non
delle cose.
felix dario ruggeri